LA TECNICA E IL SIGNIFICATO

E' sicuramente un dipinto che trasferisce, a chiunque, al primo impatto, serenità è pace, grazie alla visione molto suggestiva e rilassante, della grande vallata dai colori delicatissimi e limpidi che, all'orizzonte, vanno a sfumarsi e a confondersi con i colori del cielo, quasi ai limiti di voler dipingere l'aria; il tutto, lavorato con una policromia manuale, sentita e realizzata dal pittore, ad effetto pastello, motivo: per amplificare il più possibile, lo spazio della vallata, effettuata in questa piccola tela, determinando, così, la grandiosità del Creato.

Anche se l'opera, poi, non si direbbe ma, nasconde un ermetico tema profondo:

La tecnica del contrasto, mette in risalto il primo piano di questo dipinto, fatto con due alberi dai toni forti e colori corposi: uno fiorito, dalla parte della luce del sole, che simboleggia il bene; l'altro, secco e contorto dai rami insidiosi, dalla parte del castello, che rappresenta il male; insieme, irrompono in quel velo delicato e puro dell'ultimo piano, dove, in lontananza, si scorge il castello, quella fortezza, che simboleggia, la difesa dall'attacco: la lotta per la sopravvivenza, che da sempre esiste ed esisterà per sempre nella natura di questo mondo.
E' da quest'ultima parte che nasce il titolo dell'opera.